“3 alone, 10 together, 2 with you in my mind”

RITORNO ALLA CONTRADDIZIONE
sabato 29 e domenica 30 maggioIn CONTRODANZA 00
Teatro della Contraddizione e MOWlab
presentano>> sabato 29 maggio, ore 21 “3 alone, 10 together, 2 with you in my mind” e “20-20” 
di Gabriella MaiorinoDiretta Streaming con voyeurs
per pochi, pochissimi, che vogliono spiare come realizziamo la diretta streaming del lavoro di Gabriella Maiorino.ingresso alla diretta in presenza €15 
il biglietto comprende anche il link allo streaming, disponibile per 48 ore.
Prenotazione obbligatoria.Per accedere alla diretta streaming: https://www.teatrodellacontraddizione.digitalstage.biz/…
biglietto d’accesso €7,00>> domenica 30 maggio, ore 20,30Il Teatro della Contraddizione riapre, per un giorno, portando alla vostra attenzione il lavoro visionario, anti-formale, innovativo e carnale, della coreografa internazionale Gabriella Maiorino. 
Una riapertura di un solo giorno che per noi, più di tutto, significa riprendere un contatto, per salutarci, prima del prossimo vero inizio. 
Per questo apriamo con una proposta di qualità e con due azioni che ci metteranno in relazione per tornare alla Contraddizione. 
Un modo di stare insieme meticcio, fuori dagli schemi di un Teatro.Ingresso €15 – Ridotto €12
Prenotazione obbligatoria.>3 ALONE, 10 TOGETHER, 2 WITH YOU IN MY MIND
di e con Gabriella Maiorino
in collaborazione con il pubblico
coproduzione Sosta PalmiziCon un’anima estremamente sperimentale, “3 alone, 10 together, 2 with you in my mind” è un piccolo studio sul nulla, dove il dialogo con il vuoto prima e con il pubblico poi sono al centro del discorso scenico.
Il lavoro è un conciso manifesto fisico che prende schiettamente posizione contro il concettualismo della scena contemporanea. Più che concetti nel solo emergono domande, riflessioni, suggestioni e reazioni.
L’artista lavora a partire dall’assenza di elementi (coreografia, musica, drammaturgia, scenografia ) ma nutre un’assoluta fiducia nella capacità della sua audience di ricostruire, reinventare o, eventualmente, spiegare ciò che lei, l’artista, non sa, non conosce.>20 – 20
coreografia Gabriella Maiorino
danza Francesca Mazzoni, Elisa Quadrana
musica Giovanni Cavalcoli
coproduzione Sosta PalmiziNel 2020, a 10 anni dalla nascita di Kunikuli – spettacolo breve nato nel 2010 tra Belgio ed Olanda, mostrato al pubblico ed insegnato nelle accademie numerosissime volte negli anni in giro per l’Europa – abbiamo dato vita a “20-20”, partendo dalla stessa suggestione che in Kunikuli era centrale: una coreografia estremamente fisica, semplice nel suo impatto e complessa nel suo vocabolario fisico, che ponesse sulla scena la concretezza e la forza di impatto dell’energia esplosiva femminile.
Il nostro lavoro è stato quello di ripartire solo idealmente da quel materiale per rielaborarlo e trasformarlo radicalmente alla luce di nuovi tempi e di una nuova riflessione, completamente fisica, sul femminile, tema per noi centrale, prendendolo da punti di vista e con spunti anche molto diversi tra loro. Il desiderio che ci ha guidate è stato quello di esplorare quale linguaggio, quale presenza fisica e quale atmosfera ci può proiettare in una nuova contemporaneità. Cos’è un duetto femminile? Cos’è, se esiste, il “genere”, da un punto di vista squisitamente fisico e dinamico? Come si abita lo spazio – dalla strada, al negozio, al foyer, al teatro – utilizzando solamente due corpi, la loro relazione spaziale, geometrica, coreografica, e l’ essenziale energia cinetica sprigionata dai corpi? 
Con quale vocabolario, accenti e sottrazioni vogliamo esprimere questa nuova danza che nasce dal nostro passato e che ci proietta in un tempo che ci stordisce, ci incalza con domande forse ancora non comprensibili, ma non ci toglie nemmeno per un momento la necessità di essere in movimento con cuori, menti, corpi ancora una volta in gioco?>BALLO InSUBORDINATO, azione musicale a cura del gruppo BlukleinIl meglio dei Blue Klein infangato dalla nostra voglia di relazione, messo in gioco insieme a voi. Un ballo sfrenato, ma seduto. Balliamo il ballo che non si può ballare, depistiamo il divieto fermando le gambe e lanciando per aria il resto del corpo. Un ballo distanziato, legale ma allo stesso tempo insubordinato.DISPENDIO IMPRODUTTIVO, azione urbana a cura di Maria CarpanetoUna coreografia famosa trasmessa al pubblico e portata all’esterno, come una processione per celebrare la fine della barbara e cieca produttività. Un gesto inutile e comunitario per ribadire l’importanza di tutto ciò che è stato considerato superfluo, non necessario.Ingresso riservato ai soci 
>> Tesseramento gratuito ma necessario: http://www.tesseramentocontraddizione.it
Infoline e prenotazioni: 025462155 – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it
Nel rispetto del Protocollo Anti Covid, per le richieste di prenotazione abbiamo bisogno di ricevere
– nome, cognome e recapito telefonico di ogni persona
– segnalazione nel caso vi siano persone congiunte; se è possibile cercheremo di accomodarle vicine
– i non congiunti devono avere un posto singolo
– per evitare assembramenti è consigliato ritirare i biglietti con anticipo

IN CONTRODANZA Gemma di e con Marta Lucchini

GEMMA di e con Marta Lucchini

Sabato 20 marzo
ore 21,00
biglietto d’accesso €7,00
GEMMA
di e con Marta Lucchini
“Gemma in botanica indica l’abbozzo del germoglio, in zoologia, la prima traccia di un nuovo individuo, nei mammiferi è l’accumulo di cellule dal quale ha origine l’embrione. Gemma è pietra preziosa, è il nome di mia nonna ed io sono la sua discendenza.”
Gemma è un assolo danzato, una minuta liturgia di trasfigurazioni, giardino interiore di memorie in metamorfosi: visioni che si concretano mettendo a nudo con precisione il corpo e la sua anatomia, che è racconto di vita. Corpo che cerca la sua forma, Gemma attraversa stati differenti dell’essere, si incarna pian piano fino a raggiungere la sostanza umana e danzare la fragilità dei nostri passi sulla terra. Gemma si muove da dentro, da sotto pelle, in ascolto di una memoria antica, alla ricerca di un gesto che misuri la vicinanza e la lontananza a se stessa, allo spazio, a chi guarda, al fiore che la accompagna, silenzioso testimone della sua metamorfosi. Corpo spazio suono luce e video danno vita a brevi incarnazioni danzate, intessendo insieme la trama dell’immaginario. Un velo opaco su cui sono proiettate immagini video si fa diaframma che crea un altrove, separando lo spazio in un aldiquà e un aldilà: da una parte un’orchidea, una lampadina e un tavolino creano un ambiente apparentemente domestico, familiare: ma, dei due, qual è il mondo reale? Gemma è una promessa semplice, un giurare alla vita e alla sua forza creatrice.
di e con Marta Lucchini
allestimento e luci Rosa Lanzaro
musiche Claudio Giuntini
video Luca Scarzella
costumi Lucia Lapolla
Con il sostegno di Officina LaschesiLab/Teatro delle Moire; Progetti per la Scena/Vera Stasi; Wintergarten – Atelier di Teatro Permanente; Nudoecrudo Teatro; Aldes/SPAM! Rete per le Arti Contemporanee; theWorkRoom Milano – Fattoria Vittadini in collaborazione con Fondazione Milano; Associazione Tididì
Diretta streaming a cura di Teatro della Contraddizione e MOWlab
supervisione Marco Maria Linzi, Maria Carpaneto
regia streaming e immagini Fabio Brusadin, Luigi Guaineri, Marco Maccaferri, Stefano Slocovich
materiali di ripresa Jumpcut srl
console luci e video Micaela Brignone
allestimento Micaela Brignone, Sabrina Faroldi, Stefano Slocovich
biglietto d’accesso €7,00.
Lo spettacolo sarà disponibile per 48 ore.
LINK di registrazione all’evento:
https://www.teatrodellacontraddizione.digitalstage.biz/…
infoline:diretta@teatrodellacontraddizione.it

IN CONTRODANZA 00

La direttrice artistica dI MOWLAB/Il Filo di paglia, Maria Carpaneto, quando si è mossa per proporre un progetto di rassegna ha incontrato il direttore artistico della Contraddizione e ha trovato un regista teatrale in cerca di danza Marco Linzi, mentre, Maria, in realtà è una coreografa alla ricerca del teatro.

Il nome stesso della rassegna, IN CONTRODANZA racconta il desiderio di andare alla ricerca di una danza Controculturale che abbia già in sé la necessità di oltrepassare i confini del suo linguaggio e il cui segno distintivo, la forza motrice di questa ricerca, sia l’incontro con l’altro.
Controculturale è anche puntare sulla Danza, in un tempo dove alla danza non sono dedicati molti spazi nei teatri se non come un’ eccezione del palinsesto confinata nei festival, chiusa fra le quattro pareti del suo pubblico specifico. Inserirla come punto cardine della programmazione e contaminarla con le pratiche e le urgenze che muovono la ricerca del “Teatro in Piedi” pratica scelta dalla Contraddizione per rilanciarsi in tempo di peste è, almeno considerando i tempi, un gesto significativo.
Questa rinascita provvisoria si manifesta in tempo di emergenza, e vuole fare della distanza una possibilità per sviluppare tecniche di incontro può essere un laboratorio anche per il futuro, strutturare la relazione attiva tra Teatro ,Artisti e pubblico, superando così l’idea del Teatro contenitore dove mostrare il proprio spettacolo.
Per fare questo è necessario sondare il territorio artistico della danza, del teatro fisico, stimolarlo e raccogliere il frutto di questa piccola rivoluzione, scoprire quanto la danza si possa allontanare dai suoi confini e allo stesso tempo rimanere se stessa.

INCONTRODANZA è L’Incontro con l’Altro, altro come pubblico del teatro che incontra la danza, una danza che accorcia le distanze, che vede pubblico e artisti attivi, in ricerca di un contatto “pericoloso”, che metta in gioco i due attori della relazione; l’altro come relazione della Danza con le altre lingue dell’arte, in modo particolare con il teatro. Sulla carta, entrambe le direzioni non sono una novità, ma giocate insieme, con alla guida un responsabile artistico per la danza e uno per il teatro può produrre atti significativi di relazione e di trasformazione.
Per attaccare frontalmente queste possibilità e metterle in gioco radicalmente è necessario tenere saldi i due poli, Teatro e Danza tenendo le due direzioni in contraddizione, Due responsabili artistici uno contro l’altro per il bene della ricerca. In tempi di mediazioni verso il basso l’incontro innanzi a tutto è scontro dialettico che si fa motore di ricerca per gli artisti chiamati ad affrontare questa sperimentazione.

Che ogni spettacolo ospitato nella rassegna, partendo dalle potenzialità dell’espressione corporea con i suoi segni indefiniti, ancestrali, sia un mondo artistico abitabile e che la costituzione di una piccola comunità, guidata dall’artista “caposala”, sia uno dei frutti antichi di questo scambio. Spettacoli evento che facciano debordare fino all’altro la propria natura, che si prendano la responsabilità di condividere con il pubblico questo lasciarsi andare è la scelta più razionale perchè il frutto benefico, il frutto corporeo non resti solo nelle mani del performer.

Andare In ControDanza è un modo di essere, una bussola anche di molto del Teatro che produciamo e ospitiamo; un modo di rischiare con ospitalità dal linguaggio innovativo, e non puntare sulla consolazione del già visto e già digerito, o di rischiare con quelle produzioni che coinvolgono più artisti di quelli che le economie permetterebbero, perchè i numeri, e quindi la sopravvivenza, non siano l’unica forma che condizioni le forme dell’arte.

Queste intenzioni sono state già trasmesse a diversi artisti attraverso un call, e sono stati selezionati, sulla base della ridefinizione dei loro progetti. Gli elementi indispensabili perchè questi propositi non restino solo una manifestazione di intenti ma possano essere realmente sperimentati e diventare un atto concreto che faccia la differenza, per gli artisti e per il pubblico è quello di aver offerto una piccola residenza in teatro e i differenti ruoli di tutoraggio dei due direttori, tutoraggio che parte dalla progettualità e che arriva fino alla messa in scena.

Ad oggi abbiamo realizzato per SCreaming In Controdanza 00 :

sabato 8 novembre “Vacuo” di e con Elisa Sbaragli

sabato 12 dicembre “Le marin Perdu” di e con Natalia Vallebona e Faustino Blanchut

sabato 19 dicembre “Una canzone infinita” di e con Maria Carpaneto e Davide Gorla

COVID -19

Il filo di paglia/Mowlab  ricorda che per effetto del DPCM le attività che riguardano i corsi settimanali e la Formazione PMD sono sospese . 

L'emergenza COVID 19 riguarda tutti

Chiusi dal 24 febbraio, al più presto vi daremo notizie sulle attività future che stiamo riprogrammando. 
Speriamo che quando si riaprirà il mondo della cultura sia un mondo in esplosione e di liberazione condivisa!  
Un abbraccio a tutti voi.
 

Tendre le mouvement stage con Ennio Sammarco (Compagnie Maguy Marin) 14-15 dicembre

Il filo di paglia/Mowlab in collaborazione con il Teatro della Contraddizione ospita un laboratorio con Ennio Sammarco Sabato 14 e domenica 15 dicembre  dal titoloTendre le mouvement

Danzatore interprete storico della compagnia di Maguy Marin dal 1995, professeur de danse dal 2005 svolge un’intensa attività pedagogica in Francia e all’estero, autore e fondatore dell’Association Woo dal 2004 con cui esplora e indaga la possibilità di una scrittura artistica a più mani..

In questo workshop  Tendre le mouvement la ricerca si concentra su questo tema :

Come e perché un movimento, un gesto, un suono hanno bisogno di essere precisati, affilati e affinati, tesi, convocati, interrogati costantemente sulla propria  coerenza, sempre in divenire essa stessa ?

Oggi considero con il massimo interesse la molteplicità di materiali e tecniche con cui possiamo tentare di abbordare questo soggetto.

Le due giornate di stage a Milano saranno divise in due momenti :  una prima fase, più tecnica, in cui sensibilizzeremo quegli « strumenti »  (il corpo, lo spazio, il ritmo, il tempo) che possono rivelarsi utili nell’esercizio della composizione.

Nella seconda fase lavoreremo sulle scelte che intervengono nell’esercizio personale di una scrittura coreografica : interrogheremo insieme ciò che ci aiuta a scoprire, domare, riconoscere e esprimere le nostre più intime convinzioni politiche, sociali, poetiche, intuitive . In piena coscienza del nostro tempo e nel rispetto della propria creatività.

Ai partecipanti sarà richiesto di aver già preso conoscienza di due testi brevi di Italo Calvino che potranno costituire un materiale comune su cui cominciare la nostra esplorazione.

I testi in questione sono :

  • Ultimo viene il corvo (racconto all’interno dell’omonima raccolta)
  • Dall’opaco (tratto dalla raccolta postuma Sulla strada di San Giovanni)

Il tema del laboratorio sarà anche indagato nella serata del 13 dicembre con PROJET A_C_G_T inserita nella stagione sperimentale del Teatro della Contraddizione e che vede Ennio Sammarco insieme a J.P. Manganaro (storico amico e traduttore di Italo Clavino) insieme in scena per attraversare un testo breve di I. Calvino, ognuno secondo il proprio approccio e armato dall’insieme delle proprie (in)competenze, atto scenico che segnerà il fischio d’inizio di quest’incontro unico.

Quando : sabato 14 e domenica 15 dicembre

Luogo e orari : sabato 14 dicembre dalle 12 alle 18 @Mowlab/il filo di paglia Via Fontana 15 Milano

Domenica 15 dicembre dalle 12 alle 18 @Teatro della Contraddizione Via della Braida 6 Milano

Quota di partecipazione :

120€ per chi si iscrive entro il 20 novembre

140€ per chi si iscrive oltre il 20 novembre

Per informazioni e iscrizioni :

mariacarpaneto@gmail.com per Il filo di Paglia/MOWlab   tel. :  3479355159 www.mowlab.it

info@teatrodellacontraddizione.it   tel. :  025462155      www.teatrodellacontraddizione.it