dal 7 al 10 aprile
Rassegna In Controdanza
Le Marin Perdu
di e con Faustino Blanchut e Natalia Vallebona
Coreografia di Natalia Vallebona
Dramaturgia e regia di Faustino Blanchut
Musiche di Laura Marti e Patrick Belmont
Coaching artistico di Hildegard De Vuyst – Ballets C de la B
Prodotto dal collettivo Poetic Punkers e dall’associazione Les choses qui font BOOM.
Co-prodotto da: La Bergerie de Soffin – Micadanses Paris – Teatro della Tosse di Genova – Mouvement Contemporain – Code Dans Gent.
La ricerca artistica inizia con la volontà di trasporre un materiale scientifico e neurologico in un linguaggio scenico e poetico.
Le marin perdu nasce da una visione ispirata al capitolo « il marinaio perso » tratto dal libro « L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello » del neurologo e scrittore britannico O. Sachs.
Il libro descrive il caso di un paziente che si ritrova bloccato nel presente, in un momento unico, senza prospettive né di passato né di futuro. « Se un uomo ha perso un occhio o un braccio, sa che ha perso un occhio o un braccio; ma se ha perso se stesso, non può saperlo, perché non c’é nessuno a cui può chiederlo. » – L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello.La pièce mette in scena il presente di un uomo perso, che fluttua tra i pezzi sparsi del puzzle della sua memoria. Questa introspezione espressa attraverso una « motricità dell’incongruenza », lo conduce a sfiorare la sua propria diagnosi: « Moi j’ai perdu ma mé … Moi » (Io ho perso la mia me mo … Io).
La nostra ricerca parte da un immaginario iper-realista che poi si allontana dal realismo per fare vivere agli interpreti la storia che raccontano attraverso un impianto coreografico che trasforma la vaghezza del ricordo in prospettive fisiche.
“Ci interessava scrivere un linguaggio gestuale che rendesse lo stato interiore, del Marinaio, nella sua percezione distorta della realtà.”
Lo smarrimento mnemonico diventa metafora del concetto di memoria collettiva, dell’appartenenza ad un luogo, dell’atto di esistere e della relazione con un’altra persona. Gli interpreti creano così la “danza” dell’opera, un linguaggio ricco di contraddizioni e speranze disilluse. Le Marin Perdu è un’opera ibrida nel suo genere, un unico atto tragicomico, tecnico ed emotivo che accompagna gli interpreti nel loro viaggio onirico-relazionale. La ricerca sulla memoria fatta per la creazione “Le Marin Perdu” ci porta ad investigare il concetto di “Memoria Collettiva” come atto di collocazione di un singolo individuo in un tempo e uno spazio determinati.
Per compiere questa volontà il lavoro prevede l’invito da parte dei performer a dei momenti di partecipazione spontanea del pubblico.
dal 7 al 10 aprile – ore 20,45
Ingresso €15 – Ridotto €12I posti sono limitati.
>>Prenotazione obbligatoria.
TESSERA: Per accedere agli spettacoli è necessario avere la tessera associativa del Teatro della Contraddizione. La tessera è gratuita e va richiesta almeno 24 ore prima dell’evento cui si vuole partecipare.
Per richiedere la tessera: http://www.tesseramentocontraddizione.itGREEN PASS: Per accedere agli spettacoli è necessario il “super Green pass”, il certificato verde rafforzato, o un’idonea certificazione medica. Durante la permanenza in Teatro e per tutta la durata dello spettacolo sarà necessario indossare correttamente, su naso e bocca, la mascherina FFP2. È vietato l’uso di mascherine chirurgiche o di comunità.
info e prenotazioni: 025462155 – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it