Effetto polvere seconda edizione 28 settembre, 12 e 13 ottobre

Il suono della terra
Camminate percettive – Talk – Suoni – Movimento

Reggio Emilia- La Polveriera, Villa Minozzo (Reggio Emilia)
Corchia (Parma)

Ideazione e direzione artistica Glam, Il Filo di Paglia, Neon aps
Con il contributo di Regione Emilia Romagna
In collaborazione con Associazione Villa Cultura, Comune di Villa Minozzo, Comune di Berceto,
La Polveriera, Coress Il Piccolo Principe, Villa Cultura, Altri Passi, Art Container

Arte e natura: questo il fulcro attorno al quale si sviluppa la seconda edizione del progetto Effetto Polvere la cui inaugurazione si svolgerà sabato 28 settembre a Reggio Emilia, presso La Polveriera e per le strade del quartiere Mirabello.
Ideato e diretto dalle associazioni GLAM – Gruppo Libero Autogestito di Movimento, Il Filo di Paglia e NEON aps, grazie al contributo della Regione Emilia Romagna e con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia, questa edizione, intitolata “Il suono della terra” e in forma rinnovata, prevede vari appuntamenti (gratuiti) tra camminate percettive esperienziali, conversazioni con ricercatori e artisti, produzioni originali di danza, suoni, movimento.

Il primo appuntamento è sabato 28 settembre alle ore 11 presso SPAN13 a La Polveriera (via Terrachini 18), con la conferenza del geologo Giovanni Michiara sul respiro della terra, un microtremore sismico sempre presente, impercettibile ai nostri sensi ma che, grazie a strumenti di registrazione, è possibile rendere udibile alle nostre orecchie. I suoni della terra campionati da Michiara, saranno trasformati dal musicista Lorenzo Valdesalici in un live set elettronico.
Nel pomeriggio alle ore 14.30 si svolgerà la conversazione con l’artista Giovanni Nicolini sulla funzione politica dell’arte e dell’esperienza creativa: “Perchè non posso anch’io farmi poeta?”. Sarà l’introduzione alla camminata percettiva condotta dall’artista Elena Giachetti, insieme ad altri performer del gruppo GLAM, che inizierà da SPAN13 e inviterà i partecipanti ad esplorare il paesaggio urbano con occhi nuovi, per riscoprire l’importanza di una presenza sensibile e attenta nello spazio. La camminata troverà un momento di sosta nel Parco dell’ex Ospedale Psichiatrico San Lazzaro, con il “dispositivo di rilevamento e generatore di forme” di Ilaria Lusetti e Camilla Casadei Maldini, per ricondurre poi il pubblico in SPAN13-La Polveriera per aperitivo e serata di suoni.
Alle ore 20 la performance di Luciano Bosi con il progetto “Geantropophonia” indagherà il legame tra uomo e ambiente attraverso le sonorità percussive di strumenti che portano con sé la voce degli elementi naturali. Dopo la sonorizzazione live del musicista Lorenzo Valdesalici, la serata si concluderà alle ore 22 con il djset di Nicola Guarino.

Effetto Polvere proseguirà nel weekend del 12 e 13 ottobre con camminate percettive sui sentieri dell’Appennino.
Sabato 12 ottobre a Villa Minozzo (Reggio Emilia), sulle pendici del Prampa, lungo la strada forestale Stracorada, si svolgerà una camminata percettiva accompagnati dai performer Elena Giachetti e Davide Tagliavini e dalle guide ambientali dell’associazione Altri Passi (con partenza dalla Rocca di Minozzo).
Domenica 13 ottobre a Corchia, Berceto (Parma) si svolgerà una camminata esperienziale a cura dell’associazione Il Filo di Paglia con gli abitanti di Corchia dal Museo Martino Jasoni sul Sentiero dei Saggi, per riscoprire il paesaggio dell’Appennino attraverso i suoni della terra campionati dal geologo Giovanni Michiara e le performance danzate di Maria Carpaneto, con rivisitazioni sonore live a cura di Lorenzo Valdesalici. A seguire un buffet sotto i castagni secolari a cura della Pizzeria Iasoni di Corchia.

Il progetto si realizza in collaborazione con Associazione Villa Cultura, Comune di Villa Minozzo, Comune di Berceto, La Polveriera, Coress Il Piccolo Principe, Villa Cultura, Altri Passi, Art Container.

Il programma è scaricabile al link: https://qrco.de/bbEd51
Per info e prenotazioni delle camminate gratuite: effettopolvere@gmail.com – Tel. 0522 1520605

DARK/LIGHT Danza on the Beat (generation) Formato d’arte 12 aprile, 10 maggio e 21 giugno @teatrodella contraddizione

DARK/LIGHT

Danza on the Beat (generation)

Formato d’arte prodotto da Teatro della Contraddizione e Il Filo di Paglia 

Dark, Light, Danza e Poesia Beat…

DRESS CODE: fuori dall’ordinario (anche a lato va bene)

in particolare: beat, beatnik, be bop, psichedelici, gente on the road, hipster (solo quelli del secolo scorso)

Ingresso riservato (ai soci), a chi accetta di togliersi le scarpe e a chi non ha bisogno della sedia.

Sconsigliato a chi ha paura del buio, a chi d’abitudine usa il corpo solo per portare il cervello e a chi non riesce a separarsi dal proprio cellulare.

con: Micaela Brignone, Fabrizio Calanna, Maria Carpaneto, Sabrina Faroldi, Marco Ottolini, Samuel Puggioni, Elisa Sbaragli, Chiara Verzola

coreografie: Fabrizio Calanna, Maria Carpaneto, Marco Maria Linzi, Samuel Puggioni, Elisa Sbaragli

musiche in scena: Karoli, Sandro Dandria, Riccardo Manzoni

regia: Marco Maria Linzi

video: Stefano Slocovich

con la collaborazione di Fabio Brusadin, Arianna Granello, Marco Mannone, Eugenio Mascagni, Grazia Politi, Eugenio Vaccaro, Magda Zaninetti

 

Prenotazione obbligatoria – Ingresso riservato ai soci (la richiesta di adesione va inviata almeno un giorno prima dell’evento) per informazioni e per scaricare il modulo: http://www.teatrodellacontraddizione.it/contatti-e-tesseramento/

Ingresso riservato ad un massimo di 40 persone

La serata inizia alle 20,45.

infoline: 025462155 – prenotazioni@teatrodellacontraddizione.it

progetto sostenuto da Fondazione Cariplo

 

Dark Light è una ricerca sulla poesia, sulla sintesi, un manifesto contro lo spreco di parole, una poesia che si fa rapporto umano, elemento alchemico che, insieme allo spirito contro-culturale della Beat Generation, diventa uno strumento per mettere fuori asse i rapporti tra danza e teatro, tra performance ed esperienza, tra concreto ed astratto, mettendo in discussione chi sia il titolare di una parte o dell’altra nella comunicazione.

Un percorso che si ripete mai uguale a se stesso, come un rito pagano, che sveglia la conoscenza del corpo e i suoi desideri latenti. Un esperimento sul linguaggio, dove l’anima, il sottotesto, la metafora, l’indicibile o, se volete, la parte concreta ma inafferrabile delle cose, passa alternativamente dalla sua sede naturale, il corpo del danzatore, alla parola dell’attore, così come la ragione, che passa dalla parola alla danza espressiva, in un continuo scambio di funzioni narrative… “dall’anarchia dei sensi che si fa senso.” 

Dark Light è, come dice il titolo, tra la luce e il buio, e spesso questa luce è nelle mani degli spettatori. L’evento è percorso da una serie di mosse iniziatiche, tutte agite con lo spettatore: il Doctor beat, Cos’è il beat, La camminata beat, il Reading beat, per trasportare quei germi nel contemporaneo , un’occasione, una scusa per stare insieme in una nuova intimità.

Un formato d’arte impuro, inattuale, fuori dal tempo… da un tempo che ci sembra ne abbia molto bisogno.

Non vogliamo descrivere Dark/Light; pensiamo che il racconto emerga nello svolgersi degli accadimenti, e, allo stesso tempo, fa parte dell’esperienza della serata non avere informazioni su ciò che accadrà.

Per questo preferiamo usare le parole di chi ha partecipato al primo esperimento, scelte tra ciò che meno ne descrive i dettagli.

Sono stato profondamente colpito dallo spettacolo, mi sono sentito al centro di una specie di rituale collettivo ancestrale. Non vittima (o cavia) ma coprotagonista. – Stefano

Se mi chiedi cos’è… non so dirti, so che è un onda e che stai vivendo. Nel pieno… Questa è la mia notte Free Beat! Dove la poesia di un appoggio aderisce perfettamente al passo svelto di un danzatore. Se mi chiedete, cos’era non ha importanza: le cose vanno mosse e ogni tanto vale la pena giocare con le onde! – Alessandro

Ciao. Dark/Light è stato un bell’esperimento.  Direi delicato. Direi che ti resta addosso la voglia di ballare e di muovere il tuo corpo. Direi che si entra un po’ intimoriti e che si esce felici, con la voglia di tornare, la prossima volta per lasciarsi andare ancora di più, per potersi permettere d’esser più beat. – Stefano

Dark/Light è parte di noi, è dentro noi , non permette di essere altro (spettatore ) perché si è anche attori (non del palco ma della propria vita). Non è psicoterapia si va oltre anzi si è nel mezzo tra il buio e la luce è quello spazio di verità interna che non sempre si riesce a toccare e vivere. Forse Dark/ Light è stata per me la luce boreale che si vede da un aereo e ti domandi da che parte inizia il giorno o la notte. – Nino

Ho apprezzato molto la varietà delle proposte, la dinamicità e la voglia di cambiare (la struttura stessa dei pezzi non era mai uguale, quindi questo rendeva ogni minuto unico e nuovo). E soprattutto l’assenza dell’uso della parola per spiegare/indicare cosa fare. Il corpo già sa ed è questo che risulta sempre più evidente. Paola

Ci sono poi i momenti in cui i ballerini rasati dai lunghi capelli vengono spiegati, e si piegano alla parola delle custodi del posto, che come muse si specchiano nei passi di danza, e li ispirano respirando insieme ad essi, l’uno riflesso dell’altro, cangiante pulviscolo che elettrizza e si attenua. – Jacopo

 

 

Workshop con Robert Clark (UK) 14-15 giugno

 

workshop di danza contemporanea con il coreografo internazionale Robert Clark http://www.robert-clark.org.uk

E.D.A.Emerging Dance Artists https://emergingdanceartists.wixsite.com/home
in collaborazione con Il Filo Di Paglia/MOWlab
Quando: 15, 16 giugno 2019
Sabato dalle 14.00-20.00
Domenica dalle 10.00-16.00
Dove: via Fontana 15, Milano (MI) Italia Il filo di Paglia/MOWlab
Costo: per iscritti entro maggio 100 € per iscritti a giugno Euro 120 €

Nota: il costo comprende 15 Euro di tessera associativa Il Filo Di Paglia

Per informazioni e iscrizione: eda.emergingdanceartists@gmail.com
burdinskayamarina@gmail.com
WhatsApp: +39-345-460-44-20

Robert Clark è affascinato dalle persone.

Durante la creazione di MASS 2018, Robert ha lavorato con un team collaborativo di esperti (psicologi, neuroscienziati e un illusionista) per vedere come ci connettiamo l’un l’altro e come queste profonde connessioni possano essere la chiave per capire noi stessi e gli altri in modi nuovi e meravigliosi.

In questo workshop Robert ti invita a essere spettatore, creatore e partecipante, muovendosi tra conversazione, danza ed esercizi interattivi, fornendoti uno sguardo ad alcuni dei risultati sorprendenti ed eccitanti della sua ricerca, offrendoti la possibilità di sperimentare te stesso in relazione ad altri in modi potenzialmente illuminanti. Incontrerai idee relative all’Empatia, allo specchio, alla propriocezione, alla conoscenza / memoria incorporata, alla proiezione di sé, alla fusione con gli altri, che si riferiscono al contenuto della MASS.

Non è necessario avere un background di danza di alto livello per partecipare al seminario, anche se la sicurezza nel proprio corpo e la facilità di movimento saranno vantaggiose in quanto ha dei requisiti fisici. Particolarmente importante una apertura e una maturità nel lavorare in prossimità degli altri, un interesse e una curiosità nelle persone e il nostro rapporto con il resto del mondo .

Per conoscere altri lavori di Robert Clark visitate il suo sito:
http://www.robert-clark.org.uk/

Per informazioni e iscrizione: eda.emergingdanceartists@gmail.com
WhatsApp: +39-345-460-44-20

Il pericolo dell’anima Viaggio attorno alla tarantella con Anna Dego 31 marzo

MOWlab/Il filo di paglia ospita a Milano un workshop di teatro danza con Anna Dego in Via Fontana 15.  Domenica 31 marzo dalle 12.00 alle 17,30 con piccola pausa

Il progetto Il pericolo dell’anima, Viaggio intorno alla tarantella è una ricerca in cui la danza si fonde con il teatro creando un legame originale, autonomo. La Tarantella, danza tradizionale dell’Italia del sud, trae la sua origine dagli antichi riti dionisiaci e misterici diffusi nell’area del Mediterraneo, viene chiamata anche danza del ragno, il cui morso simboleggia le forze sotterranee celate dentro di noi.

Danza energica, sensuale e malinconica la tarantella penetra una dimensione complessa in cui gli opposti, maschile e femminile, interno ed esterno, alto e basso sono in continuo rovesciamento; contrapposizione dalla quale nasce l’equilibrio, l’armonia.

Nella Tarantella il corpo è strettamente legato all’anima e al di là della coreografia codificata, mi interessa cercare il ponte che collega questa danza antica con il nostro presente contemporaneo; si tende dunque alla ricerca di una “propria tarantella contemporanea”.

La Tarantella riconducendoci alla terra ci spinge in alto, in contatto con quelle parti più nascoste di noi. Si balla la propria unicità, in cerchio, in una danza universale.

Costo : 50€

Per Informazioni scrivere a : mariacarpaneto@gmail.com o chiamare 3479355159

Biografia

Peculiarità del lavoro di Anna Dego è l’incontro del linguaggio teatrale con quello della danza. Si diploma alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova e lavora con registi tra i quali Nanni Garella, Elio De Capitani, Ferdinando Bruni, Franco Branciaroli, Marco Sciaccaluga, Benno Besson, Alexandr Galin, Raul Iaiza. Nel ’94 si trasferisce a Palermo e lavora con il regista Claudio Collovà ad una lunga serie di spettacoli, tra i quali progetti realizzati con i ragazzi del carcere minorile il ‘Malaspina’ di Palermo. All’interno dello spettacolo Tango barbaro di Copi con Toni Servillo e Mariangela Melato, incontra la coreografa Adriana Borriello. Nel ’97 entra nella compagnia della coreografa dove lavorerà per i successivi 8 anni, partecipando alle produzioni, tra le quali il Progetto Catartico che nasce da ricerche antropologiche ed etnocoreologiche sulle tradizioni popolari con particolare attenzione al sud Italia.Ottiene una borsa di studio per danzatori contemporanei interdisciplinari Dal rito alla danza e approfondisce le tematiche che guardano al movimento sotto un’angolazione antropologica. Selezionata al Festival Inteatro di Polverigi, presenta in duo con Alessandro Mor Nododiamante la cui tappa successiva Ostinato, debutta a Romaeuropa Danza. Creatrice ed interprete di propri spettacoli presenta nel 2017 al Napoli Teatro Festival Indoor insieme ad A. Mor e attualmente lavora ad un nuovo allestimento Maria, una solitudine troppo rumorosa. Nel 2002 inizia la sua collaborazione come danzatrice solista e coreografa con l’ensemble musicale l’ Arpeggiata di Christina Pluhar, con la quale instaura una lunga collaborazione, partecipando a festival di richiamo internazionale, tra i quali alla Carnegie Hall di New York, Hong Kong Arts Festival, Istanbul Muzik Festivali, Salle Gaveau a Parigi, Cadogan Hall a Londra, Musikfestspiele Potsdam Sanssouci e Walt Disney Concert Hall di Los Angeles, tra gli altri.

Corpo e Parola : La Meccanica Dell’attore con Clemente Pernarella

A Milano Via Fontana 15, Il Filo di paglia ospita la masterclass Corpo e Parola con Clemente Pernarella

Un attore è un interprete ma a differenza di ogni altro interprete non ha strumenti o meglio ha uno strumento particolare: il suo essere, la totalità del suo corpo e delle sue esperienze. Come ogni altro interprete ha la necessità di trovare una tecnica che permetta di utilizzare lo strumento, di farlo suonare. L’obiettivo di un attore è comunicare. La gestione dello strumento e il raggiungimento dell’obiettivo per ogni interprete sono materia di studio per tutta la vita. Spesso si lascia molto al caso e al fraintendimento, molti aggettivi: “naturale”, “vero” nascondono insidie che possono essere risolte solo se si comprende la natura del lavoro meccanico necessario a sostenere il palcoscenico o il set. Alcuni elementi introduttivi possono fare chiarezza sull’argomento. In maniera pratica. (n.b, si raccomanda abbigliamento adatto ad attività fisica)
– Le radice dell’interpretazione e il sentimento “fisico”.
– Incontrare il testo. Qual’è l’obiettivo della parola.
– Abitare la parola. Quale obiettivo perseguire in scena.

Biografia Breve. Clemente Pernarella
Nasce a Latina nel 1971. Diplomato all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico” nel 1995. Laurea in Lettere indirizzo Storia del Teatro. In teatro come attore è diretto, tra gli altri, da Luca Ronconi e Gabriele Lavia. Diretto al cinema da Giuseppe Bertolucci nel 1999, alterna il palcoscenico e il set. In tv spesso protagonista di serie che incontrano un grande favore di pubblico: “Cento Vetrine”, “Caccia segreta” “Distretto di Polizia” “Crimini Bianchi” “Don Matteo” “Che Dio ci aiuti”, “Rosi Abate”. Nel 2003 il suo esordio alla regia teatrale con un testo di cui firma anche il progetto drammaturgico: “Salgari, Corso casale 205”. Dal 2005 inizia a collaborare con Antonio Pennacchi e il primo lavoro è un monologo dal titolo “L’Autobus di Stalin – Worst Case” di cui è interprete e regista. Sempre da un testo dello stesso autore firma la regia del cortometraggio “Occhi Verdi”. Nel 2013 realizza l’adattamento teatrale di “Canale Mussolini”, romanzo premio Strega nel 2010. #Ave è il titolo del cortometraggio, di cui firma regia e sceneggiatura nel 2015, premiato come “Miglior film” nella sezione scuole al Giffoni International Film Festival. Dirige il centro di produzione e formazione “La bottega degli errori”, dirige e gestisce il Teatro “Fellini” di Pontinia.

INFO: mariacarpaneto@gmail.com 3479355159

costo : 35€ per  non tesserati  Il Filo di paglia

30€ per tesserati

Clemente Pernarella  sarà in scena dal 27 febbraio al 10 marzo al Piccolo ne’  I Giganti della Montagna Gabriele Lavia, per chi partecipa alla masterclass, ci sono biglietti scontati a partire da 12€