Corpo e Parola : La Meccanica Dell’attore con Clemente Pernarella

A Milano Via Fontana 15, Il Filo di paglia ospita la masterclass Corpo e Parola con Clemente Pernarella

Un attore è un interprete ma a differenza di ogni altro interprete non ha strumenti o meglio ha uno strumento particolare: il suo essere, la totalità del suo corpo e delle sue esperienze. Come ogni altro interprete ha la necessità di trovare una tecnica che permetta di utilizzare lo strumento, di farlo suonare. L’obiettivo di un attore è comunicare. La gestione dello strumento e il raggiungimento dell’obiettivo per ogni interprete sono materia di studio per tutta la vita. Spesso si lascia molto al caso e al fraintendimento, molti aggettivi: “naturale”, “vero” nascondono insidie che possono essere risolte solo se si comprende la natura del lavoro meccanico necessario a sostenere il palcoscenico o il set. Alcuni elementi introduttivi possono fare chiarezza sull’argomento. In maniera pratica. (n.b, si raccomanda abbigliamento adatto ad attività fisica)
– Le radice dell’interpretazione e il sentimento “fisico”.
– Incontrare il testo. Qual’è l’obiettivo della parola.
– Abitare la parola. Quale obiettivo perseguire in scena.

Biografia Breve. Clemente Pernarella
Nasce a Latina nel 1971. Diplomato all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico” nel 1995. Laurea in Lettere indirizzo Storia del Teatro. In teatro come attore è diretto, tra gli altri, da Luca Ronconi e Gabriele Lavia. Diretto al cinema da Giuseppe Bertolucci nel 1999, alterna il palcoscenico e il set. In tv spesso protagonista di serie che incontrano un grande favore di pubblico: “Cento Vetrine”, “Caccia segreta” “Distretto di Polizia” “Crimini Bianchi” “Don Matteo” “Che Dio ci aiuti”, “Rosi Abate”. Nel 2003 il suo esordio alla regia teatrale con un testo di cui firma anche il progetto drammaturgico: “Salgari, Corso casale 205”. Dal 2005 inizia a collaborare con Antonio Pennacchi e il primo lavoro è un monologo dal titolo “L’Autobus di Stalin – Worst Case” di cui è interprete e regista. Sempre da un testo dello stesso autore firma la regia del cortometraggio “Occhi Verdi”. Nel 2013 realizza l’adattamento teatrale di “Canale Mussolini”, romanzo premio Strega nel 2010. #Ave è il titolo del cortometraggio, di cui firma regia e sceneggiatura nel 2015, premiato come “Miglior film” nella sezione scuole al Giffoni International Film Festival. Dirige il centro di produzione e formazione “La bottega degli errori”, dirige e gestisce il Teatro “Fellini” di Pontinia.

INFO: mariacarpaneto@gmail.com 3479355159

costo : 35€ per  non tesserati  Il Filo di paglia

30€ per tesserati

Clemente Pernarella  sarà in scena dal 27 febbraio al 10 marzo al Piccolo ne’  I Giganti della Montagna Gabriele Lavia, per chi partecipa alla masterclass, ci sono biglietti scontati a partire da 12€

9-10 febbraio Vedere/Guardare : l’occhio NEL corpo, il corpo DELL’occhio stage con Lorenzo De Simone

A Milano, Il filo di Paglia, Maria Carpaneto formazione MOWlab danza contemporanea presentano:

Vedere/Guardare:  l’occhio NEL corpo, il corpo  DELL’occhio stage con Lorenzo De Simone

9-10 febbraio 2019 in via Fontana 15 Milano

Sabato dalle 12 alle 19 (con una pausa)

Domenica dalle 10 alle 17 (un’ora di pausa )

12 ore di lavoro

Vedere/Guardare:  l’occhio NEL corpo, il corpo  DELL’occhio ha come obiettivo quello di studiare, conoscere e saper usare il sistema visivo e di trasferire nel corpo la capacità dell’occhio di mettere a fuoco la realtà circostante.  Si illustrerà come il processo fisico di messa a fuoco non è presente solo nel sistema visivo, ma può essere esteso anche al corpo, alle sue dinamiche e alla sua energia.

Il laboratorio parte con degli esercizi specifici che vanno a stimolare l’intero sistema visivo e l’abilità di mettere a fuoco gli oggetti esterni puntando l’attenzione sulla visione centrale e sulla visione periferica.

Successivamente, gli stessi esercizi, dapprima eseguiti con gli occhi, verranno trasferiti nel corpo e messi nello spazio. Attraverso questo trasferimento,  i partecipanti saranno aiutati a sperimentare tre obiettivi:

  • Così come per gli occhi, anche il corpo può mettere a fuoco il mondo esterno.
  • Il movimento corporeo nasce dal movimento oculare.
  • Potenziare la capacità di osservare e di collegare gli occhi al corpo.

Infine, i partecipanti saranno aiutati nel loro processo di ricerca attraverso l’uso di immagini e di un vocabolario tecnico-scientifico e poetico.

Lorenzo De Simone inizia il suo percorso nella danza all’età di 11 anni studiando Classica e Moderna. Ben presto si approccia alla danza contemporanea dove si forma con numerosi coreografi e interpreti nazionali (Sosta Palmizi, Compagnia Simona Bucci, MK, Kinkaleri, Cristina Rizzo, Marina Giovannini, Le Supplici, Compagnia Nut, Compagnia Abbondanza/Bertoni, etc.) e internazionali (tra cui Carolyn Carlson, James Finnemor, Vita Osojnik, Jorge Jauregui Allue, Bruno Caverna e altri). Nel 2016, nel 2017 e 2018 affronta quattro percorsi di formazione per ampliare i propri studi nella pratica contemporanea: Progetto Azione(percorso di ricerca e sperimentazione con i coreografi e le compagnie della Toscana); Il corpo Intuitivo di Daniele Ninarello a Torino; Progetto Volcano a cura di Simona Bertozzi ed Enrico Pitozzi presso il Teatro Arboreto di Mondaino; Incubatore CIMD con Franca Ferrari, Davide Valrosso, Daniele Ninarello e Marco D’Agostin (progetto finalizzato al passaggio dalla figura del danzatore a quella di coreografo).Tra il 2017 e 2018 lavoro per Compagnia Virgilio Sieni, Compagnia NUT e Willi Dorner.

Parallelamente intraprende un percorso universitario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dove prima si Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche e successivamente in Psicologia dello Sviluppo e Processi di Tutela. Per unire i diversi percorsi, Lorenzo ha costruito negli ultimi due anni due progetti di ricerca e sperimentazione: L’occhio nel corpo e il corpo dell’occhio(2017) dove unisce la danza ai principi dell’ottica sperimentando come i bulbi oculari e la visione centrale e periferica possono influenzare la qualità e la dinamicità del corpo; Re-(l)-azione empatica (2018/2019, ancora in fase di sperimentazione) è un progetto di Tesi Magistrale che unisce il sapere psicologico con quello artistico con l’obiettivo scientifico di potenziare (su bambini di 10 anni nello specifico caso della Laurea) l’empatia, attraverso l’uso dei principi pedagogici della danza contemporanea, cercando di migliorare il comportamento prosociale, migliorare le capacità relazionali e diminuendo il bullismo.

Costo 100€ per gli esterni  90€ per gli iscritti ai corsi e pacchetti lezioni MOWlab.

Per informazioni : info@ilfilodipaglia.eu-3479355159

 

6 dicembre Lezione con Lorenzo De Simone: Vedere/Guardare

A Milano, Il filo di Paglia, Maria Carpaneto formazione MOWlab danza contemporanea presentano:

6 dicembre ore 19,30-22 in via Fontana 15 Milano

stage 9-10 febbraio dalle 10 alle 17 in Via Fontana 15 Milano

Vedere/Guardare:  l’occhio NEL corpo, il corpo  DELL’occhio ha come obiettivo quello di studiare, conoscere e saper usare il sistema visivo e di trasferire nel corpo la capacità dell’occhio di mettere a fuoco la realtà circostante.  Si illustrerà come il processo fisico di messa a fuoco non è presente solo nel sistema visivo, ma può essere esteso anche al corpo, alle sue dinamiche e alla sua energia.

Il laboratorio parte con degli esercizi specifici che vanno a stimolare l’intero sistema visivo e l’abilità di mettere a fuoco gli oggetti esterni puntando l’attenzione sulla visione centrale e sulla visione periferica.

Successivamente, gli stessi esercizi, dapprima eseguiti con gli occhi, verranno trasferiti nel corpo e messi nello spazio. Attraverso questo trasferimento,  i partecipanti saranno aiutati a sperimentare tre obiettivi:

  • Così come per gli occhi, anche il corpo può mettere a fuoco il mondo esterno.
  • Il movimento corporeo nasce dal movimento oculare.
  • Potenziare la capacità di osservare e di collegare gli occhi al corpo.

Infine, i partecipanti saranno aiutati nel loro processo di ricerca attraverso l’uso di immagini e di un vocabolario tecnico-scientifico e poetico.

Lorenzo De Simone inizia il suo percorso nella danza all’età di 11 anni studiando Classica e Moderna. Ben presto si approccia alla danza contemporanea dove si forma con numerosi coreografi e interpreti nazionali (Sosta Palmizi, Compagnia Simona Bucci, MK, Kinkaleri, Cristina Rizzo, Marina Giovannini, Le Supplici, Compagnia Nut, Compagnia Abbondanza/Bertoni, etc.) e internazionali (tra cui Carolyn Carlson, James Finnemor, Vita Osojnik, Jorge Jauregui Allue, Bruno Caverna e altri). Nel 2016, nel 2017 e 2018 affronta quattro percorsi di formazione per ampliare i propri studi nella pratica contemporanea: Progetto Azione(percorso di ricerca e sperimentazione con i coreografi e le compagnie della Toscana); Il corpo Intuitivo di Daniele Ninarello a Torino; Progetto Volcano a cura di Simona Bertozzi ed Enrico Pitozzi presso il Teatro Arboreto di Mondaino; Incubatore CIMD con Franca Ferrari, Davide Valrosso, Daniele Ninarello e Marco D’Agostin (progetto finalizzato al passaggio dalla figura del danzatore a quella di coreografo).Tra il 2017 e 2018 lavoro per Compagnia Virgilio Sieni, Compagnia NUT e Willi Dorner.

Parallelamente intraprende un percorso universitario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dove prima si Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche e successivamente in Psicologia dello Sviluppo e Processi di Tutela. Per unire i diversi percorsi, Lorenzo ha costruito negli ultimi due anni due progetti di ricerca e sperimentazione: L’occhio nel corpo e il corpo dell’occhio(2017) dove unisce la danza ai principi dell’ottica sperimentando come i bulbi oculari e la visione centrale e periferica possono influenzare la qualità e la dinamicità del corpo; Re-(l)-azione empatica (2018/2019, ancora in fase di sperimentazione) è un progetto di Tesi Magistrale che unisce il sapere psicologico con quello artistico con l’obiettivo scientifico di potenziare (su bambini di 10 anni nello specifico caso della Laurea) l’empatia, attraverso l’uso dei principi pedagogici della danza contemporanea, cercando di migliorare il comportamento prosociale, migliorare le capacità relazionali e diminuendo il bullismo.

Costo 15€ per gli esterni  10 € per gli iscritti ai corsi e pacchetti lezioni MOWlab.

Per informazioni : info@ilfilodipaglia.eu-3479355159

 

Cinecorpi – Laboratorio di video danza

mowlab maria carpaneto

Formazione MOWLAB – danza contemporanea e cinema a Milano

6 incontri in 3 week end per realizzare un video della durata di 3 minuti di video danza.
Progetto di ricerca formativa dal titolo “MOWLAB” che sarà strutturato in un corso biennale a partire dalla prossima stagione 2018/19.
Il video sarà presente alla rassegna Espressioni 2018 !
La rassegna Espressioni è sostenuta da MiBact dal 2014 nell’ambito della promozione della danza.

— 12 > 13 maggio
— 09 > 10 giugno
— 23 > 24 giugno

Ogni incontro prevede due momenti di studio finalizzati alla realizzazione di un video della durata di 3 minuti, la cui sceneggiatura è tradotta solo con il corpo e movimenti danzati attraverso una messa in scena cinematografica.
Il sabato con il regista Marco Maccaferri si affronterà l’analisi della sceneggiatura, la scelta dei ruoli (a seconda di quanti iscritti), lo studio dei personaggi, un percorso di recitazione che ha come base dialoghi e azioni e lo shooting list del video che si vuole realizzare.
La domenica con Maria Carpaneto il lavoro del giorno precedente sarà tradotto in movimenti e coreografie, lavoro che costituirà il materiale del video.

L’ultimo incontro sarà volto a realizzare il video del lavoro svolto nei precedenti stage. Il video sarà realizzato in interni e esterni seguendo il plot narrativo.

La danza e il movimento dei corpi raccontano la storia, utilizzando un linguaggio audiovisivo, per creare linee narrative capaci di tradurre molteplici sfumature, profondità emotive e psicologiche attingendo dal gesto più astratto della danza . L’incontro tra una visione registica e una visione coreografica rispettando però un plot, un’unità di spazio e tempo, un’ambiente, un mondo.
La macchina da presa si trasforma in un elemento stesso della coreografia e la coreografia diventa l’elemento narrativo che si vuole raccontare.

Un film dunque senza parole con l’espressività del primo piano e della costruzione coreografica, formazione pratica e concreta rivolta a attori, danzatori di qualsiasi livello che vogliono intraprendere o approfondire lo studio sia della recitazione cinematografica che del movimento danzato, ovvero far scivolare le fisicità più realistiche e concrete degli attori con quelle più astratte e ricercate dei danzatori.

Informazioni : inviare la propria candidatura a info@ilfilodipaglia.eu o telefonare a +39 347 935 5159
Il corso si volgerà in Via Fontana 15 Milano il sabato dalle 12 alle 19 e domenica dalle 10 alle 17 con pausa di 1 ora.
La frequenza dei 3 incontri nei week end è obbligatoria al fine di partecipare alla realizzazione del video danza finale. Chi vuole frequentare un solo modulo non avrà la possibilità di parteciparvi per ovvi motivi legati al cast.
Costi : 400€ l’intero corso per un totale di 36 ore comprensivo di tessera associativa valida ai fini assicurativi.
150€ il singolo week end

Rassegna Espressioni
http://www.studio28.tv/espressioni2017
http://www.studio28.tv/espressioni-film-festival-edizioni-precedenti/

Maria Carpaneto coreografa danzatrice e pedagoga, nasce a Milano e studia pianoforte e violoncello, laurea in Lettere, Filologia della musica. Ha studiato danza negli USA, Francia e Milano, diplomata alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Ha danzato per Ellen Stuart, Adriana Borriello, Paco Decina, Cecilia Gallizia, Hervé Diasnas, Denise Lampard. Collabora come coreografa in diverse produzioni nel campo dell’Opera per la regia di Francesco Micheli, con Enrico Rava e Stefano Bollani, Walter Quintus e Sylvie Corbusier, con la compagnia In-stabile Teatrodentro, per trasmissioni televisive, video musicali, lungometraggi e produzioni di danza come interprete e danzatrice. Dal 2012 ricerca e insegna regolarmente a Milano (il filo di paglia), dove perfeziona un proprio metodo didattico con principi di PMD (Presenza, Mobilità, Danza), dopo anni di ricerca e formazione con il coreografo danzatore Hervé Diasnas. Nel 2015 vince con Arie di Carta un premio di produzione al Fringe Festival di Napoli nel 2016 il Bando Expolis al Teatro della Contraddizione con Istantanea on Bo We e bando Brisa di Bologna e nel 2017 con Né/Né (non voglio Né comandare Né obbedire).

Marco Maccaferri, regista di film lungometraggi ( D.A.D. – GIORGIA ) , cortometraggi ( L’ASSISTENTE E IL SUO MAGO – ASTRONAVE COLOR GAS) , video musicali e d’arte ( E.RAVA IL GIRO DEL GIORNO IN 80 MONDI – MARION ) tutti diffusi in festivals e manifestazioni cinematografiche.
Per la televisione regista e direttore artistico di fiction, soap opere e situation comedy ( SACRIFICIO D’AMORE – DON LUCA – VIVERE ) regista di spot pubblicitari, film – convention, documentari industriali e servizi televisivi.

Né/Né – Maria Carpaneto

né-né maria carpaneto

Genere : LESSIKORPO ANAR…O

Un’indagine in forma di “Intervista/Espressiva” su parole/concetti chiave divisi in quadri :
Né/Né Non voglio né comandare né ubbidire
Felicità
La Creatività
Competizione/Egocentrico/Noia
Corpo/Cyborg
Attraverso l’ironia, la apparente semplicità del nostro linguaggio, mettiamo in scena in diretta dei quesiti… con la complicità del pubblico e dell’autore F. Codello. Un seme ribelle che mi appartiene da sempre, che ora come non mai si sprigiona e finalmente si libera : “Intellettuali d’oggi, idioti di domani, ridatemi il cervello che basta alle mie mani, profeti molto acrobati della rivoluzione oggi farò da me, senza lezione” [Fabrizio De André, Il bombarolo, 1973].

Un’ intervista attiva, in cui il pubblico prende parte a questo processo uscendone se non cambiato, con alcune domande dentro di sé : la creatività allontana dalla strada “normale”, ma avvicina forse gli animi e le differenti modalità e moralità… Una motivazione di fondo emotiva, un’urgenza di porsi dei quesiti sul ruolo dell’artista nella società, tradire il senso comune, la norma, e riposizionare le proprie immagini mentali. Si tratta in pratica di scompaginare i riferimenti più consueti, scardinare l’idea di artista nel senso comune e fare affiorare la sua fragilità, il senso di non appartenenza, la marginalità. Aprendo a un sentire forse comune in cui ognuno riflette sé stesso.
— Maria Carpaneto

In scena il Gruppo Im-provvisorio: un corpo (Maria Carpaneto), una voce (Nicoletta Bernardi), un ritmo Giosué Consiglio) e un “coro” (il pubblico)

Ideazione e creazione di Maria Carpaneto con la partecipazione di Francesco Codello

Aiuto regia Luigi Guaineri
Video Marco Maccaferri
Luci Paolo Casati
Costumi e oggetti di scena Lucia Lapolla/Margherita Platè
Danza Maria Carpaneto
Voce Nicoletta Bernardi
Ritmo Giosuè Consiglio
Produzione Il filo di Paglia/Teatro della Contraddizione con la complicità di Francesco Codello, casa editrice Elèuthera

SERATE DOPPIO SPETTACOLO : 15/16/17/18 marzo
Né/Né – ore 20:30
Bruno – ore 22:15

BRUNO
Compagnia: Dimitri Canessa
Regia e interpretazione: Federico Dimitri, Elisa Canessa
Assistenza artistica: Giorgio Rossi
Disegno luci: Marco Oliani
Assistenza musicale: Antonio Ghezzani

Produzione Progetto Brockenhaus/Artisti Associati Sosta Palmizi

Con il sostegno di MiBAC-Dipartimento dello Spettacolo e Regione Toscana- Settore Spettacolo e Centro Artistico il Grattacielo, Livorno.

Progetto sostenuto dalla Divisione della Cultura e degli Studi Universitari, Bellinzona, e dal Fondo Swisslos

genere: theatre or something like that

“Il mio ideale è maturare verso l’infanzia” Bruno Schulz.

Come sospeso nel tempo, “prigioniero” nella sua camera d’infanzia, Bruno fruscia leggero, piccolo topo immortale, rivive memorie che non appartengono a nessun calendario, cerca nelle parole, nei gesti, nelle danze quell’ epoca geniale.

In Schulz, Mito e Infanzia coincidono. La sua opera rappresenta una mitologia che sgorga da un’oscura regione, dalle primordiali fantasie infantili, dai presentimenti, dalle anticipazioni di quel mattino della vita, che costituisce la vera e propria culla del pensare mitico.